Stiamo lavorando per noi

  • 2011

Stiamo lavorando per noi

Intervento audio presso la “Casa della Memoria”
Roma, mercoledì 8 giugno 2011, via Tiburtina – S.Lorenzo, ore 20.00

In questo intervento c’è la volontà di dare voce ai luoghi, inserendo messaggi forti e allusivi che, attraverso immagini e suoni, reinventano continuamente i codici comunicativi.
Per questo ho scelto di agire su un luogo carico di connotazioni sociali e politiche, la “Casa della Memoria” in via Tiburtina, un fabbricato sbarrato e abbandonato, spettrale e pericolante, inaccessibile dall’esterno, che porta impresso i segni del bombardamento di Roma della seconda guerra mondiale.
Dall’edificio giunge al nostro orecchio una traccia audio che ripropone i momenti di massima euforia e ottimismo del governo Berlusconi, creando un palese effetto straniante che ben ricorda l’attuale situazione storica e politica del nostro paese.
Il tutto si svolge tra il tramonto e la sera, quando nessuna luce illumina l’edificio; solo l’audio è attivo, un audio che non si rivolge a nessuno, non c’è nessun elemento confortevole, solo buio e indifferenza.

 

We Are Working for Ourselves

Audio intervention at the “House of Memory”
Rome, Wednesday, June 8, 2011, via Tiburtina – San Lorenzo, 8:00 PM

In this intervention, there is a desire to give voice to places, inserting strong and allusive messages that, through images and sounds, continually reinvent communicative codes. For this reason, I chose to act on a place loaded with social and political connotations, the “House of Memory” in via Tiburtina, a barricaded and abandoned building, spectral and crumbling, inaccessible from the outside, which bears the signs of the bombing of Rome during World War II.
From the building comes an audio track that reproduces the moments of maximum euphoria and optimism of the Berlusconi government, creating a blatant alienating effect that well recalls the current historical and political situation of our country.
Everything takes place between sunset and evening, when no light illuminates the building; only the audio is active, an audio that does not address anyone, there is no comforting element, only darkness and indifference.