Le voci di dentro

  • 2016

 

Le voci di dentro, 2016

9 lapidi di marmo Marquinia incise in oro, cm 85 x 55 l’una.
Mostra “Camerini”, MAS, Magazzini allo Statuto, Piazza Vittorio
A cura di Artisti Innocenti, Anna Cestelli Guidi e Helia Hamedani

Celebro grottescamente la morte di un’epoca, la morte di un luogo, i Magazzini MAS. Le scritte grossolane a pennarello vengono elevate a nobili epitaffi funebri di memorabili storie: “collant donna”, “pantaloni da lavoro”, “maglie bimbi”, “camice bianco” e cosi via. Una celebrazione del magazzino, del suo interno, dei nomi senza i prodotti, degli oggetti senza le persone perché ne rimane solo l’anima. L’atmosfera è glaciale in un fronteggiamento lapidario di scritte in oro che glorificano il popolo, l’oggetto banale, insignificante. Ma tutto acquista senso e simbolo. Luce al neon e camerino argento metallizzato, l’entrata in una cella frigorifera, una vetrina glaciale dell’al di là. E’ un omaggio ultraterreno e metafisico alla difficoltà del vivere.

 

Le voci di dentro, 2016

9 Marquinia marble plaques engraved in gold, each measuring 85 x 55 cm.
Exhibition “Dressing Rooms,” MAS, Magazzini allo Statuto, Piazza Vittorio
Curated by Artisti Innocenti, Anna Cestelli Guidi, and Helia Hamedani

I grotesquely celebrate the death of an era, the death of a place, the MAS Warehouses. Coarse pen markings are elevated to noble funeral epitaphs of memorable stories: “women’s tights,” “work trousers,” “children’s sweaters,” “white coats,” and so on. A celebration of the warehouse, of its interior, of names without products, of objects without people because only the soul remains. The atmosphere is icy in a lapidary confrontation of golden inscriptions glorifying the people, the banal, insignificant object. But everything acquires meaning and symbolism. Neon light and metallic silver dressing room, entering a refrigerated cell, a cold showcase of the beyond. It is a otherworldly and metaphysical homage to the difficulty of living.