Video-proiezione del logo “ECC” sulle vetrine di via Condotti
Roma, 23 gennaio 2011, ore 23.00
Utilizzando un videoproiettore e un furgone che lo trasportava, ho proiettato il logo dell’Ente Comunale di Consumo sulle pareti laterali della via.
Come uno scanner il fascio luminoso ha indistintamente marchiato ogni cosa che incontrava sul suo cammino, sporcando e sfondando le vetrine che esponevano beni di “secondaria o superflua necessità” (e non di prima necessità come invece era per l’E.C.C.).
Il logo dell’Ente, una volta presente sulle carte oleate ad incartare il burro, ora si plasma anche sui vestiti -un altro tipo di incartamento- azzerando le distanze sociali, temporali e spaziali, varcando la soglia dell’irraggiungibilità e dell’intoccabilità di un’élite rappresentata dalle griffe dell’alta moda.
L’audio del video è stato registrato alla Garbatella, un quartiere popolare di Roma, in piazza Bartolomeo Romano e precisamente davanti al luogo dove, decenni fa, c’era una delle sedi dell’Ente.